• PACKAGING DESIGN: DEFINIZIONE, OBIETTIVI E CARATTERISTICHE •

Ci sono decine di migliaia di prodotti diversi allineati sugli scaffali del supermercato. I grandi magazzini, i rivenditori, i negozi specializzati, i punti vendita e Internet sono tutti luoghi di marketing in cui i prodotti “prendono vita” e attirano i consumatori attraverso il design della loro confezione. I consumatori hanno oggi un ampio raggio di scelta e la concorrenza tra i prodotti affini spinge le aziende e i brand alla necessità di differenziarsi sul mercato. In una società sempre più basata sui consumi, i prodotti e il design della loro confezione si intrecciano così strettamente che non sono più percepiti come oggetti separati.

Il packaging design è finalizzato quindi al raggiungimento di due funzioni fondamentali: la prima è di tutela e la seconda è quella di promozione. In questo articolo ci occuperemo in special modo di questa sua seconda funzione: vedremo come l’obiettivo del packaging design, infatti, è quello di creare desiderio e perché un buon packaging contribuisce al successo del prodotto.

Definizione di packaging

Da dizionario, quando parliamo di packaging indichiamo il contenitore che racchiude o protegge il prodotto per facilitarne la distribuzione, l’identificazione, la conservazione, la promozione e l’utilizzo.

In italiano lo possiamo tradurre in due modi: “imballaggio” o “confezione”. Ma questi due termini identificano due cose differenti.

L’imballaggio è un sottoinsieme di involucri in cui un prodotto è contenuto per facilitarne il trasporto, la manipolazione e la consegna e ha come obiettivo quello di facilitare la sicurezza e favorire lo stoccaggio e il trasporto del prodotto.

La confezione, invece, è un vero e proprio strumento di marketing grazie al quale il brand o l’azienda comunica le informazioni sul prodotto rendendolo attraente.

Il packaging costituisce lo strumento principale di distribuzione, conservazione e vendita: più frequentemente è solo un “contenitore esterno” composto da vari materiali, ma in altri casi diventa una parte del prodotto stesso.

Il packaging è un elemento essenziale sia per il venditore che per il cliente: mentre il venditore lo usa come strumento per distribuire e promuovere, il cliente lo utilizza come un importante strumento di identificazione e utilizzo.

Obiettivi del packaging per il marketing

Il packaging è un importante strumento di promozione. Si comporta come un vero e proprio venditore, ma un venditore silenzioso: attraverso grafica, colori e testi fornisce agli utenti informazioni pratiche e complete sull’uso e sulle caratteristiche del prodotto, ma soprattutto aiuta a dare una identità forte al prodotto stesso ed è in grado di affezionare la clientela ad esso. In definitiva, come per un logo, anche il packaging deve raccontare la storia del prodotto, a colpo d’occhio.

Lo scopo fondamentale del packaging quindi non si ferma a fornire semplicemente protezione alla merce o facilitarne il trasporto e lo stoccaggio. Nell’era moderna del marketing competitivo, il packaging ha assunto anche altri obiettivi: è usato come mezzo pubblicitario e come mezzo comunicativo per la valorizzazione della brand identity. Questo lo rende uno tra gli strumenti di marketing più potente di tutti.

Caratteristiche di un packaging efficace

Quando ci accingiamo a progettare il nostro packaging dobbiamo considerare questi fattori fondamentali.

  • Dimensioni: le dimensioni del pacco dovrebbero essere comode e maneggevoli per il cliente. Ad esempio, le bevande analcoliche sono disponibili in 100 ml, 200 ml, mezzo litro, un litro, un litro e mezzo, ecc. Molto importante è che sia maneggevole e facile da aprire: non è scontato!
  • Forma: la natura del contenuto determina la forma della confezione. Si dovrebbe prendere in forte considerazione il target di riferimento e come essere il più attraente possibile quando lo si dovrà esporre nei negozi: una forma accattivante e magari non del tutto convenzionale (senza esagerare) può incuriosire e attrarre il cliente che noterà il prodotto in mezzo a tanti altri.
  • Colore: anche il colore della confezione gioca un ruolo significativo nelle decisioni di marketing. Il colore deve essere accattivante e allo stesso tempo pertinente al contenuto della confezione.
  • Materiale: il materiale di imballaggio necessita di un’attenta considerazione. Soprattutto nella nostra era, a causa della crescente importanza della protezione ambientale, la plastica viene utilizzata sempre meno frequentemente per gli imballaggi e utilizzare un materiale di packaging che rispetti l’ambiente è oggi molto apprezzato dal consumatore finale.
  • Testo: attraverso il packaging vengono poi veicolate informazioni fondamentali (e obbligatorie in determinati casi) ai consumatori. Per esempio, la data di produzione, data di scadenza, contenuto, data di imballaggio ecc. Non bisogna dimenticare questi dettagli.
  • Costo: non bisogna dimenticarsi che il costo del confezionamento viene aggiunto al costo di produzione. Quindi, il costo di imballaggio dovrebbe essere economico e minimizzato, in modo che non vi sia un sovraccarico eccessivo sulle spalle dei consumatori.
  • Marchio: in ultimo, ma più importante, il nome del marchio deve essere ben visibile sulla confezione. Il marchio ben comunicato sul packaging del nostro prodotto lo identifica e lo differenzia dalla concorrenza. 

Per concludere

Il packaging è un elemento chiave per l’immagine del brand e il valore percepito dal suo target. È necessario essere preparati e competenti per una progettazione veloce e priva di errori.

E commettere errori è facile se non si è esperti in questo campo, con la conseguenza che si rischia di generare cattiva pubblicità oltre che insoddisfazione dei clienti. Questo è il motivo per cui puoi affidarti ai servizi di stampa e di grafica di Flyerbox: possiamo fornirti tutte le nostre competenze di design e i materiali di stampa e confezionamento più appropriati per un packaging design davvero efficace e remunerativo!

Curiosità

I primi imballaggi dell’era antica utilizzavano i materiali naturali disponibili: cestini di canne, otri, scatole di legno, anfore in ceramica, sacchi intrecciati, ecc. Il primo utilizzo della carta per il confezionamento erano fogli di corteccia di gelso trattata usati dai cinesi per avvolgere gli alimenti già nel I o II secolo a.C. In Europa, i romani usavano papiro riciclato per il confezionamento, mentre il primo uso documentato della carta per l'imballaggio di un prodotto risale al 1035, quando un viaggiatore persiano, in visita ai mercati del Cairo, riporta il dettaglio che verdure o spezie venivano avvolti in carta per i clienti dopo che erano stati venduti.

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