Il fascino duraturo del Modernismo, nato negli Usa come Mid-century modern (MCM), ovvero il design moderno della metà del Novecento, è una tendenza che non sembra destinata a scomparire. Ma se tutti conosciamo l’arredamento moderno della metà del secolo (e forse abbiamo qualche pezzo in casa) che dire del design grafico moderno della metà del secolo?
Che caratteristiche ha? Quando si è evoluto? E perché è così amato?
Qui vedremo le caratteristiche principali di questa scuola che ancora sta influenzando la grafica con un design retrò, insieme ad altri stili del passato come quello del Bauhaus, dell’Art Déco e dell’Art Nouveau.
Modernismo, una nuova arte per un nuovo mondo
In linea di massima, il tanto amato periodo moderno di metà secolo nel design grafico è iniziato alla fine degli anni Trenta. Iniziato con l’apertura della scuola di design “New Bauhaus” di Chicago all’inizio degli anni Quaranta, si è protratto fino al 1970 circa, con l’apice dello Stile tipografico internazionale svizzero.
Il movimento non fu solo una somma di grandi menti creative, ma anche l’espressione di un mondo che stava cambiando.
Un manifesto di rivoluzione ed evoluzione
Gli inizi del Modernismo cadono poco prima dello scoppio della Seconda guerra mondiale, nel 1939. Molti designer americani che non erano stati arruolati lavorarono alla progettazione di manifesti nell’ambito dello sforzo bellico, tra cui Joseph Binder, il cui manifesto fu utilizzato per promuovere l’arruolamento nel Corpo Aereo dell’Esercito degli Stati Uniti, e Lester Beall, con il suo manifesto di propaganda del 1942 Don’t Let Him Down.
Negli anni Trenta, la rivoluzione industriale e l’evoluzione della tecnologia di stampa avevano già da tempo trasformato il mondo in termini di stampa meccanizzata, inaugurando una nuova era per la pubblicità e una proliferazione globale di manifesti e cartelloni stampati.
Utilizzato sia a scopi propagandistici sia per promuovere prodotti e intrattenimento, il manifesto raggiunse nuovi livelli di espressione artistica alla fine del XIX secolo. Le tecnologie di stampa, come la litografia a più colori, permisero di ottenere una gamma di tonalità più sofisticata e per questo ci fu una produzione di manifesti di altissimo livello.
Il periodo bellico fu cruciale per lo sviluppo dello stile di design dell’epoca anche per un altro aspetto. Molti designer europei furono costretti a emigrare, portando con sé le influenze dei vari movimenti radicali e d’avanguardia dei loro paesi d’origine.
Molti di questi designer approdarono negli Stati Uniti, in particolare in città come Los Angeles, New York e Chicago, portando con sé il loro talento, le loro filosofie e le loro idee diffuse attraverso una combinazione di lavoro, collaborazione e insegnamento.
Nel dopoguerra, questo stile è stato utilizzato soprattutto in pubblicità, copertine di libri, copertine di dischi e nei famosi lavori di corporate identity di Paul Rand, Massimo Vignelli, Herb Lubalin e Alvin Cohen ed Elaine Lustig Cohen.
Rand disse: “Non si può criticare la geometria, non è mai sbagliata”. La sua affermazione è indicativa delle qualità stilistiche dei progetti del movimento, che privilegiano linee pulite, forme decise, colori vivaci e una certa piattezza che vede gli elementi costitutivi ridotti a forme visive di base per una comunicazione visiva semplice.
Il Modernismo – nell’arte, nella letteratura e nel design – era l’espressione del rifiuto dei principi vittoriani e dell’estetica ornata e altamente decorata. Si prediligeva invece un linguaggio visivo più diretto e semplice.
Oggi questi principi sembrano più attuali che mai: il design deve sempre più eliminare il rumore del nostro vasto e confuso panorama di immagini e messaggi. Per questo motivo, la piattezza semplice e diretta che il Modernismo aveva alla base è più che mai attuale e sorprendente oggi che siamo sempre più tempestati da input visivi.
Tipografia, design e grafica del Modernismo: ieri e oggi
Il design grafico moderno della metà del secolo ha un’estetica simile a quella del design piatto, che utilizza forme geometriche, linee pulite, tonalità luminose per creare immagini semplici e allo stesso tempo audaci. Caratterizzato dalla capacità di distillare concetti complessi in forme visive semplici, il design grafico moderno della metà del secolo ha una serie di caratteristiche visive distinguibili che ancora oggi sono molto usate.
Grazie alla versatilità dei suoi elementi, infatti questo stile anche oggi può essere utilizzato in una varietà di progetti di graphic design, dalla progettazione dei font alla creatività per i social media, dalle attività di visual branding al packaging dei prodotti.
Molti designer utilizzano forme geometriche semplici – cerchi, quadrati, rettangoli, triangoli – in varie combinazioni per formare una composizione complessiva ridotta alle sue forme più semplici. Si pensi al logo/rebus della IBM o al coloratissimo manifesto di Herbert Leupin del 1952 per il produttore svizzero di penne stilografiche Pelikan. I dettagli sono scarsi, le immagini sono ridotte alla loro forma più diretta.
Le palette di colori variano dai toni primari e secondari, che richiamano la scuola materna (e che riflettono l’arte dell’epoca, come ad esempio l’opera di Piet Mondrian), a combinazioni più terrose di oliva, paprika e oro, fino a fantasie più bizzarre di verde menta, fucsia e turchese.
La tipografia si ispira molto a quella di due scuole di design fondamentali, precedenti e contemporanee: il Bauhaus e lo Stile tipografico internazionale, nato in Svizzera.
Come molti lavori grafici del Bauhaus, il lettering moderno della metà del secolo utilizza spesso forme di lettere giocose per creare poster tipografici di grande impatto. Nel frattempo, l’influenza dei designer svizzeri si nota nell’uso di griglie, layout asimmetrici e testo allineato a filo a sinistra.
I caratteri tipografici erano spesso sans serif puliti e geometrici, tra cui Univers e Frutiger, disegnati dal designer svizzero Adrian Frutiger, come nel logo di Paul Rand per l’American Broadcasting Corporation (ABC). Questi caratteri sono spesso utilizzati da soli, con forme semplici o immagini fotografiche ritagliate.
Per concludere
Il Modernismo è uno degli stili di maggiore ispirazione per il design contemporaneo, la grafica e l’arte digitale. Scegliere di usare questo stile per uno o più progetti grafici può dare una marcia in più alla tua comunicazione visiva e al tuo brand.
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