• STORIA DELLA GRAFICA: LO STILE INTERNAZIONALE •

Il XIX secolo ha segnato la separazione del design dalle belle arti e, con essa, la nascita del design moderno. Protagonista di questa rivoluzione è stata la piccola Svizzera, con il suo stile poi diventato internazionale.

Pulizia. Leggibilità. Obiettività. Sono solo alcune parole chiave che descrivono il carattere dello Stile internazionale.

Qui vedremo le caratteristiche principali di questa scuola che ancora sta influenzando la grafica con un design retrò, insieme ad altri stili del passato come quello del Bauhaus, dell’Art Déco e dell’Art Nouveau.

Dalla Svizzera al mondo intero

Ernst Keller è affettuosamente conosciuto come il “padre del design svizzero”.

È il 1918 e Keller ha appena ricevuto un incarico di insegnamento presso la Kunstgewerbeschule (scuola di arti e mestieri) in Svizzera. I suoi insegnamenti si rifletteranno nello Stile internazionale, primo tra tutti l’idea che il design debba adattarsi al contenuto per renderlo leggibile e chiaro a tutti.

Gli insegnamenti di Keller influenzarono Armin Hofmann che, insieme a Emil Ruder, fondò la Schule für Gestaltung (Scuola di Design) nel 1947. Hofmann iniziò a insegnare e fu spesso considerato poco ortodosso nei suoi metodi. Le sue composizioni facevano spesso ricorso alla tipografia piuttosto che all’illustrazione.

A circa 125 miglia a nord-est della scuola di design di Hofmann e Ruder, Max Bill e Otl Aicher aprirono la loro scuola a Ulm, in Germania. Bill è noto non solo per il suo lavoro di designer, ma anche per i suoi scritti teorici e per il suo legame con il Modernismo.

La sua scuola di Ulm comprendeva corsi di semiotica, ovvero lo studio dei segni e dei simboli. Questi insegnamenti si sposano con la ricerca dell’oggettività e la leggibilità dello Stile Internazionale, che mira a creare contenuti riconoscibili e comprensibili da chiunque li guardi.

Gli ispiratori dello Stile internazionale infatti sostenevano che il design doveva concentrarsi sul contenuto e non sugli extra decorativi. Eliminando gli abbellimenti, questo stile rimuove le distrazioni per l’osservatore e consente di leggere e studiare un design ricco di informazioni, anziché limitarsi a vederlo e ammirarlo.

Il design dello Sile internazionale prende vita con una griglia matematica. Queste griglie sono considerate “il mezzo più leggibile e armonioso per strutturare le informazioni”.

L’uso di una griglia per il design rende molto più semplice la creazione di una gerarchia per i contenuti: si pensi al web design. Le griglie inoltre sono applicabili in ogni contesto, coerenti e facili da seguire.

Oltre alla griglia, lo Stile Svizzero prevede solitamente un layout asimmetrico, caratteri tipografici sans serif e la preferenza per le illustrazioni.

Uno stile di carattere: ieri e oggi

Griglie, sans serif e illustrazioni: lo Stile internazionale lo è di nome e di fatto e continua a ispirare artisti e designer ogni giorno. Grazie alla versatilità dei suoi elementi, infatti questo stile anche oggi può essere utilizzato in una varietà di progetti di graphic design, dalla progettazione dei font alla creatività per i social media, dalle attività di visual branding al packaging dei prodotti.

Usare lo Stile internazionale significa appezzare i caratteri tipografici che hanno dato il via a tutto. Quei sistemi di griglie non sarebbero nulla senza i classici caratteri sans serif che si inseriscono senza soluzione di continuità nello Stile Svizzero.

Probabilmente il carattere tipografico più influente di questo movimento è l’Akzidenz-Grotesk. Fu usato dalla Berthold Type Foundry nel 1896 e fu probabilmente il primo del suo genere. Ben presto divenne uno dei caratteri tipografici più diffusi e fu persino venduto negli Stati Uniti con il nome di Standard o Basic Commercial.

Prendendo elementi da Akzidenz-Grotesk, Adrian Frutiger creò Univers, uno dei primi caratteri tipografici che formavano una famiglia di caratteri, consentendo di utilizzare un solo carattere (invece di diversi) in varie dimensioni e pesi, creando una splendida e semplice uniformità attraverso il solo testo. Originariamente pubblicata da Danberry & Peignot nel 1957, la famiglia è passata attraverso le mani della Haas Type Foundry prima di essere acquistata nel 2007 (insieme a tutta Linotype) da Monotype.

Quando Max Miedinger ed Eduard Hoffmann crearono Helvetica nel 1957, sapevano che il loro lavoro avrebbe portato a quello che è probabilmente il carattere sans serif più diffuso al mondo? Probabilmente no. Ma eccoci qui, tutti ancora a usarlo, leggerlo e apprezzarlo. Il perché lo spiega, il noto giornalista ed esperto di tipografia, Simon Garfield che definisce l’Helvetica “onnipresente perché soddisfa così tante richieste di caratteri moderni”.

Oltre alla tipografia, lo Stile internazionale influenza la grafica dall’illustrazione alla creazione di siti web fino a progetti di alta creatività che fondono grafica e arte come quello del designer newyorkese Mike Joyce.

Per concludere

Lo Stile internazionale è uno dei movimenti di maggiore ispirazione per il design contemporaneo, la grafica e l’arte digitale.

Scegliere di usare questo stile per uno o più progetti grafici può dare una marcia in più alla tua comunicazione visiva e al tuo brand.

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Curiosità

Che cosa è la semiotica?
La semiotica (dal greco antico σημεῖον, che significa segno) è la disciplina che studia i segni (intesi come qualcosa che rinvia a qualcos'altro) e il modo in cui questi hanno un senso.

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